Sinopse
Prendiamo un luogo, un personaggio o il mondo. Mischiamo le carte e mettiamo tutto sottosopra. Uno sguardo ironico, ancora, e un pensiero acuto. Ecco che nasce l'accattivante prospettiva che caratterizza questi surreali microcosmi narrativi. Possono così essere evidente gli errori della democrazia in pratica e si può incontrare un uomo che riesce ad imbrogliarsi da solo, addirittura senza accorgersene. Possiamo imbatterci negli eventuali inconvenienti del chiedere, sempre, permesso e nei malintesi di quando prendiamo le cose, diciamo, alla lettera. Chi troviamo di fronte a diversi punti di vista sull'amore, smentiti o confermati, mentre ci si appoggia allo stipite della porta. E, chissà, potremmo anche scoprire quello che non è facile di sabato mattina, sapratutto se siamo in estate, e quello che può succedere se ci addormenta e ci si sveglia, poi, tre anni dopo, vedere quello che non c'è più, e il nuono che non c'era.