SOPRA EROI E TOMBE (LETTURE EINAUDI #22)
Ernesto Sabato
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Sinopse
Il romanzo racconta i destini degli ultimi rappresentanti di una famiglia oligarchica decaduta nella Buenos Aires peronista degli anni Cinquanta, intercalati con la tragica storia dei seguaci del generale Lavalle, che da sconfitti trasportarono il cadavere del loro comandante fino in Bolivia nel 1841. Da un lato, la cronaca di un amore, quello fra il malinconico Martino e la misteriosa Alessandra, una relazione intensa e tormentata, con l'algida diciottenne incapace di sottrarsi a un atroce destino: la predisposizione genetica della sua famiglia alla pazzia. Dall'altro l'atmosfera nella quale si dibattono gli altri protagonisti: con le ossessioni paranoiche del padre di Alessandra che racconta (un vero e proprio romanzo nel romanzo) di un'implacabile setta di ciechi che governerebbe il mondo e le speranze di Bruno (il confidente dei due innamorati, nonché alter ego di Sabato). "In virtù di quel notevole carattere dindipendenza e sovrapposizione che ha luniverso, mentre un banchiere si propone di realizzare la più formidabile operazione finanziaria mai fatta un uccellino, a cento metri dal potente ufficio, procede salticchiando sullerba cercando pagliuzze per il nido, o un po di grano, o un vermiciattolo dinteresse alimentare per lui e la sua famiglia. Mentre a un altro livello ancora più insignificante e in un certo modo estraneo a tutto, esseri più miniscoli, più anonimi e segreti, vivono unesistenza autonoma e a volte attiva. Vermi, formiche e una grande quantità di altre bestioline, di svariati colori e diverse abitudini". Questo passo, rubato alle prime pagine dellopera, rende il senso (meglio: uno dei possibili) di Sopra eroi e tombe di Ernesto Sabato. Romanzo-mondo in una città da romanzo (Buenos Aires; tantè che lautore anticipa lo scritto con una cartina che faccia radiografia stilizzata allo spazio del testo) in cui sono mescolati generi (giallo, gotico, sentimentale, satira sociale, invettiva politica); stili (metaletteratura, dialogicità, monologo pseudoteatrale, scorcio narrativo brevissimo, frammentazione narrativa, dissertazione saggistica, romanzo nel romanzo); storie (un uomo, una donna, un testimone tardivo; una vicenda damore, una saga familiare, la vicenda di un luogo e di un paese). Sopra eroi e tombe è un capolavoro novecentesco ed ha ragione il Gombrowicz della quarta di copertina quanto detta che "appartiene a quel genere sospetto di romanzi che si leggono dun fiato e quando li abbiamo finiti ci si accorge che sono le quattro del mattino".